Il Santuario nella letteratura e L’arte nel Santuario

Il Santuario nella letteratura e L’arte nel Santuario
Atti convegni Santuario Madonna della Corona 2009 e 2010

a cura di Vasco Senatore Gondola
rilegato | pp. 173 | Prima edizione maggio 2011

 

Dal saluto del Rettore

“La pubblicazione degli Atti dei Convegni fatti nel 2009 e 2010 presso la Residenza Stella Alpina e il Santuario Madonnna della Corona, su due importanti argomenti: “Il Santuario nella Letteratura” e “L’Arte nel Santuario”, va ad arricchire le varie opere che in queste ultimi anni hanno approfondito e diffuso la conoscenza della storia del “Santuario nella Roccia”.

Il luogo, abitato per circa quattro secoli, dal 1200 al 1600, da un gruppo di Benedettini eremiti, è diventato presto meta di pellegrinaggi, quando alla fine del ‘200 è stata costruita la prima chiesa, dove è stata affrescata l’immagine della Madre di Gesù, chiamata: “Madonna di Monte Baldo”.

Nel 1522 giunse tra le rocce, portata dagli Angeli (secondo una tradizione antica), o dai Cavalieri di Malta (secondo la loro storia), l’immagine della “Pietà” fatta scolpire su pietra, da Ludovico di Castelbarco nel 1432. I Cavalieri di Malta hanno costruito, alle fine del ‘400 e alla fine del ‘600, chiese sempre più grandi per accogliere i numerosi pellegrini.

Alla fine dell’800 fu costruita dalla Diocesi di Verona la quarta chiesa con la facciata e il campanile attuali. Nel 1978 è stata consacrata dal Vescovo Giuseppe Carraro l’ultima chiesa con tutte le costruzioni sottostanti. Questi brevi cenni storici ci fanno intuire quanto il Santuario, oggi chiamata: “Madonna della Corona”, perché incastonato in una corona di rocce, sia amato da moltissimi fedeli provenienti dall’Europa e anche da altri continenti, e sia importante farlo conoscere sempre meglio.

Ringrazio i promotori dei Convegni già realizzati, in particolare il Prof. Eugenio Adamoli, il Prof. Vasco Senatore Gondola e l’Amministrazione del Comune di Ferrara di Monte Baldo.

Ringrazio i numerosi esperti relatori che hanno approfondito i temi contenuti in questo volume, e tutti i partecipanti ai Convegni e tutti gli amici e benefattori del Santuario.

La Beata Vergine Maria protegga e benedica quanti si adoperano per diffondere le meraviglie che Dio ha operato in Lei”.

Mons. Pietro Maroldi, rettore